Le Interfacce Acqua Olio

(Interface Meters)

Cos'è un'Interfaccia Acqua Olio?

L'interfaccia acqua olio è uno strumento utilizzato per rilevare la presenza di prodotti surnatanti o sottonatanti in pozzi, piezometri, cisterne, serbatoi, ecc.

Si tratta di un freatimetro dotato di una speciale sonda che, oltre a misurare il livello dell'acqua, è in grado di misurare anche eventuali prodotti surnatanti (solitamente idrocarburi galleggianti indicati con la sigla LNAPL - Light Non Aqueos Phase Liquid) o sottonatanti (detti anche "subnatanti"), solitamente idrocarburi pesanti affondati indicati con la sigla DNAPL - Dense Non Aqueos Phase Liquid).

L'interfaccia acqua olio è conosciuta anche con il termine inglese "Interface Meter", con la sua traduzione letterale "Misuratore di Interfaccia" oppure semplicemente come "Interfaccia" o "Freatimetro Interfaccia".

Come è fatta una Interfaccia Acqua Olio?

Un’interfaccia acqua olio è costituita da una sonda o puntale di rilevamento, da un nastro o cavo graduato che consente di leggere il livello, da un avvolginastro e da un circuito elettronico.

L'elemento principale che la differenzia da un semplice freatimetro è la sonda, quest'ultima infatti è dotata, oltre che di elettrodi in grado di rilevare la conducibilità del liquido (e quindi riconoscere il livello dell'acqua), anche da uno o più elettrodi a raggi infrarossi affogati in un cono di plastica trasparente, in grado di rilevare il prodotto surnatante o sottonatante.

Come funziona una Interfaccia Acqua Olio?

L'Interfaccia Acqua Olio per il suo funzionamento sfrutta due principi fisici: la conducibilità elettrica dell'acqua e la rifrazione della luce nel passaggio tra due mezzi diversi (passaggio da aria a liquido).
Una volta acceso lo strumento, l'elettrodo affogato nel cono in plastica trasparente, emette un fascio di raggi infrarossi che passa attraverso della superficie del cono e finisce in aria.

Quando la sonda viene introdotta nel pozzo da monitorare, al raggiungimento del liquido galleggiante, l'angolo di rifrazione del raggio di infrarossi viene modificato bruscamente e lo stesso, anziché attraversare la superficie del cono, viene riflesso da quest'ultima e rilevato da un sensore posto sempre all'interno del cono trasparente.
Il circuito elettronico posto all'interno dell'avvolgicavo attiva una segnalazione acustica e luminosa che indica all'operatore di leggere il valore del livello sul nastro o sul cavo graduato.
Proseguendo nel calare la sonda, ad un certo punto, quando l'elettrodo o gli elettrodi incaricati di rilevare la conducibilità, arriveranno a contatto con l'acqua, rileveranno un livello di conducibilità molto più elevato che verrà segnalato all'operatore con un suono e una luce differenti, permettendogli di leggere il livello dell'acqua sul nastro graduato.
Per convenzione (ma non è una regola fissa) il prodotto viene segnalato con una luce e un tono intermittenti, mentre l'acqua viene segnalata da una luce e da un tono continui.
Se nel pozzo sono presenti anche dei prodotti sottonatanti non conduttivi, per esempio degli idrocarburi pesanti affondati, una volta che la sonda li raggiunge, gli elettrodi della conducibilità smetteranno di segnalare l'acqua  mentre quelli ad infrarossi continueranno a segnalare il liquido non conduttivo e lo strumento riprenderà a segnalare il prodotto con la luce è il tono continui.

Precisione nella misura:

mano a mano che un operatore acquisisce esperienza, con buon Interface Meter è possibile rilevare la presenza anche di strati sottilissimi di prodotto (fino a meno di mm!).

Come funziona una Interfaccia Acqua Olio?

Tecnica della "lettura in risalita":

se gli idrocarburi surnatanti presenti nel pozzo sono particolarmente "appiccicosi", può capitare una misurazione superficiale possa far credere ad un operatore alle prime armi che vi sia uno strato di prodotto molto più spesso di quello reale, per ovviare a questo problema si usa la tecnica della "lettura in risalita", in pratica una volta rilevata con precisione la superficie superiore del surnatante (tono continuo), si cala la sonda fino ad essere sicuri che sia entrata nello strato inferiore d'acqua (tono intermittente), a questo punto si procede ad agitare un po' la sonda in modo da essere sicuri che eventuali residui di olio vengano risciacquati, si procede quindi a far risalire lentamente la sonda fino a che non si raggiunge la superficie inferiore dello strato di idrocarburi galleggianti (tono nuovamente continuo). In questo modo siamo sicuri di registrare con precisione lo spessore dello strato di idrocarburi.

Altri metodi per rilevare le fasi acqua-olio, Interfacce Acqua Olio a Galleggiante:

esistono degli strumenti che non utilizzano i raggi infrarossi per rilevare gli idrocarburi, ma sfruttano la combinazione di un elettrodo elettrico per la conducibilità e un sensore a galleggiante. In pratica quando il galleggiante raggiunge la superficie del liquido, attiva un circuito di segnalazione che avvisa l'operatore, mentre quando si raggiunge l'acqua, entrerà in funzione anche l'elettrodo che sfrutta la conducibilità e verrà segnalata l'acqua.
Questo tipo di strumenti ha lo svantaggio di essere meno precisi di quelli ad infrarossi, ma possono diventare utili per misure all'interno di pozzi con presenza di schiume o vapori che potrebbero trarre in inganno i sensori ad infrarossi.

Interfacce Acqua Olio Solinst:

Freatimetri Solinst

Interfaccia Acqua Olio
Solinst 122

Interfaccia Acqua Olio Solinst Mod. 122

Interfaccia Acqua Olio
Solinst 122 Mini

Interfaccia Acqua Olio Solinst 122 Mini

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